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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 6

TULLIO

Per la qual cosa pare a me che lla sapienzia tacita e povera di parole non arebbe potuto fare tanto, che così subitamente fossero quelli uomini dipartiti dall'antica e lunga usanza et informati in diverse ragioni di vita.


SPONITORE

In questa parte dice Tulio la ragione sanza la quale non si potea fare ciò che fece 'l savio uomo; e dice «sapienzia tacita» quella di coloro che non danno insegnamento per parole ma per opera, come fanno ' romiti. Et dice «povera di parole» per coloro che 'l lor senno non sanno addornar di parole belle e piene di sentenze a ffar credere ad altri il suo parere. Et per questo potemo intendere che picciola forza è quella di sapienzia s'ella nonn è congiunta con eloquenzia, e potemo connoscere che sopra tutte cose è grande sapienzia congiunta con eloquenzia. Et là dove dice «così subitamente» intendo che quello savio uomo arebbe bene potuto fare queste cose per sapienzia, ma non così avaccio né così subitamente come fece abiendo eloquenzia e sapienzia. Et là dove dice «in diverse ragioni di vita» intendo che uno fece cavalieri, un altro fece cherico, e così fece d'altri mistieri.