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Guittone d'Arezzo
Rime

CCXVIII

Bisogna odiare il vizio, amar la virtù, porre ogni desiderio in Dio.

Primo e maggio bono, al meo parere,
è ben scerner malizia a bonitate;
secondo, vizio odiar, vertù calere
e a poder seguir tal volontate.
Ma scernere vertù e desvalere
e vizio retenere en amistate
via periglio più porta e despiacere,
che 'l longiare per non senn'a vertate.
E poi t'è amico e ver dato sentire,
a foll'e vano amor del tutto tace;
non già, che senti e dici, in fatto isfarlo.
Mette nel Dio tuo bono desire,
il cui amor onni piacente piace,
che bono è sommo e gioi gioiosa usarlo!