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Guittone d'Arezzo
Rime

CCXIV

Al Giudice di Gallura, cui non osa dire né sa tacere quanto gli sia caro.

Giudice de Gallura, en vostro amore
como e quanto è giunta l'alma mia,
vostro valente orrato e car valore
tacer m'offende, e dir no l'arderia.
Ma, se bene poder seguisse core,
de fatto amor non poco appareria;
ma non n'aggio poder, né dirol fiore:
vogli'appo voi che vo piace che dia.
Ragion stima 'n amor voglia, non fatto,
e prod'om dea ciò ch'è ragion stimare;
e voi, messer, sorprò, sovra ragione.
Non mia bassezza en vostro altero affare
vi queti: a me materia onni stagione
di bontà vostra è di mia fe contratto.