Tutto è morto in lui, fuorché la lingua, che dice il suo tormento.
La dolorosa mente, ched eo porto,consuma lo calor, che mi sostene,
sì ch'eo non aggio membro se non morto,
for che la lingua, ch'a lo cor si tene.
E questa parla per contar lo torto,
lo qual mi tace Amore; e non s'attene,
e dice: Oh, lassa, for son di conforto,
ché d'ogni parte disciolt'ha il mio bene!
Sol per servire Amor coralemente
sono giunto del tutto a non podere,
sì come quegli ch'a lo foco è tratto.
Ed eo dolente vivo in foco ardente
e perdo la potenza e lo sapere:
in martir si discioglie ogni mio atto.