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Guittone d'Arezzo
Rime

CXXVI

La donna ha a noia il suo servire; ma egli non cessa di pregarla.

S'el si lamenta null'om di ventura,
a gran ragion mi movo a lamentanza,
sì come om, che si credia in altura,
ed è caduto e tornato in bassanza.
E vo piangendo e moro di paura,
poi che mi vidi in tanta sicuranza
di quella, ch'è più bella criatura
che Deo formasse senza dubitanza.
E par che m'aggia messo per niente:
e penso e veggio che non ha ragione,
se non che l'è lo mio servire a noglia.
Ed io più le starò sempre obbidente,
e sempre le vo stare in pregasione,
ch'ella mi renda la sua bona voglia.