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Giamboni, Bono
Il libro de' Vizî e delle virtudi

Capitolo XXX. De le schiere della Gola e de' suoi capitani.

Appresso venne il sesto Vizio, e fece nove schiere delle sue genti, e diede a catuna il suo capitano. E quando ebbe cosí fatto, dissi: - Dimmi, chi è quel Vizio c'ha ora le sue genti schierate, e chi sono li capitani de le schiere? - Ed ella disse: - Quello s'apella il Vizio della Gola; e commettesi questo peccato in nove modi, e ciascun modo hae il suo nome. E quelli sono i Vizî che nascono di lei e che sono fatti capitani delle schiere, e son cosí appellati: Golosità, Ebrietà, Prodigalità, Non astenersi, Non temperarsi, Vanamente parlare, Non esser pudico, Non esser modesto, Non esser onesto.

E quando ebbe cosí detto, dissi: - Che è a dire Vizio di Gola? - Ed ella disse: - Vizio di Gola è una disiderosa volontà di mangiare o bere di soperchio -. E io dissi: Dimmi alcuna cosa de la natura de' Vizî che nascono di lei -. Ed ella disse: - Ebrietà è nel bere di soperchio. Golosità è nel troppo mangiare. Prodigalità è ispendere oltre misura. Non astenersi è non mangiare a le stagioni. Non temperarsi è desiderare troppe imbandigioni. Vanamente parlare è a dire parole oziose. Non esser pudico è a dire parole onde appaia lussurioso e vano. Non esser modesto è ... . Non esser onesto è adomandare cose ad uso de la vita non convenevoli a lui.

- Dunque quelli pecca di questo vizio della gola, che mangia di soperchio, o bee oltre misura, o spende quello che non si conviene, o alle stagioni non mangia, o troppe imbandigioni desidera, o parla cose vane, o dice parole onde appaia vano e lussurioso, o cose non convenevoli adomanda ad uso della vita.