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Cavalcanti, Guido
Rime

XLV. A un amico

Se non ti caggia la tua santalena
giù per lo c¢lto tra le dure zolle
e vegna a man d'un<o> forese folle
che la stropicci e rèndalati a pena:
dimmi se 'l frutto che la terra mena
nasce di secco, di caldo o di molle,
e qual è 'l vento che la 'nnarca e tolle
e di che nebbia la tempesta è piena;
e se ti piace quando la mattina
odi la boce del lavoratore
e 'l tramazzare della sua famiglia.
I' ho per certo che, se la Bettina
porta soave spirito nel core,
del novo acquisto spesso ti ripiglia.