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Cavalcanti, Guido
Rime

XXXIII

Io temo che la mia disaventura
non faccia sì ch'i' dica: «I' mi dispero»,
però ch'i' sento nel cor un pensero
che fa tremar la mente di paura,
e par che dica: «Amor non t'assicura
in guisa, che tu possi di leggero
a la tua donna sì contar il vero,
che Morte non ti ponga 'n sua figura».
De la gran doglia che l'anima sente
si parte da lo core uno sospiro
che va dicendo: «Spiriti, fuggite».
Allor d'un uom che sia pietoso miro,
che consolasse mia vita dolente
dicendo: «Spiritei, non vi partite!»