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Latini, Brunetto
La rettorica

Argomento 100. La benivolenza dell'uditore.



TULLIO

Dalla persona dell'uditori s'acquista benivolenza dicendo che tutte cose sono usati di fare fortemente e saviamente e mansuetamente, e dicendo quanto sia di coloro onesta credenza e quanto sia attesa la sentenza e l'autoritade loro.


SPONITORE

Noi potemo acquistare la benivolenza delli uditori dicendo le buone pertenenze delle loro persone e lodando le loro opere per fortezza e per franchezza e per prodezza, per senno e per mansuetudine, cioè per misurata umilitade, e dicendo come la gente crede di loro tutto bene et onestade, e come la gente aspetta la loro sentenza sopra questo fatto, credendo fermamente che fie sì giusta e di tanta autoritade che in perpetuo si debbia così oservare nei simili convenenti. Di forte fatto Tulio lodò Cesare dicendo: «Tu ài domate le genti barbare e vinte molte terre e sottoposti ricchi paesi per tua fortezza». Di senno il lodò e' medesimo parlando di Marco Marcello: «Tu nell'ira, la quale è molto nemica di consellio, ti ritenesti a consellio». Di mansueto fatto il lodò Tulio dicendo: «Tu nella vittoria, la quale naturalmente adduce superbia, ritenesti mansuetudine». D'onesta credenza il lodò Tullio in questo modo: Cesare volle alcuna fiata male a Tullio, ma tutta volta lo ritenne in sua corte; e non pertanto Tullio era sì turbato in sé medesimo che non potea intendere a rettorica sì come solea, insin a tanto che Cesare non li rendeo sua grazia. Et in ciò disse Tullio: «Tu ài renduto a me et alla mia primiera vita l'usanza che tolta m'era, ma in tutto ciò m'avevi lasciata alcuna insegna per bene sperare»; e questo dicea perché l'avea ritenuto in corte, sicché tuttora avea buona credenza. D'attendere la sua buona sentenza lodò Tullio Cesare parlando di Marco Marcello: «La sentenza ch'è ora attesa da te sopra questo convenente non tocca pure ad una cosa, ma à ad convenire a tutte le somiglianti, perciò che quello che voi giudicarete di lui atterranno tutti li altri per loro». Or è detto come s'acquista benivolenzia dalle persone delli uditori; sì dirà Tullio com'ella s'acquista dalle cose.