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Guittone d'Arezzo
Rime

CXXIV

Il buon servente ha principalmente a cuore la rinomanza della sua donna.

Ben si conosce lo servente e vede,
lo qual sua donna di puro core ama,
che ciò ch'è dentro fora mostra in fede,
sempre di lei sguardando la fama,
e sempre sua innoranza e valor chiede;
altro non prezza, non disia, né brama,
né moveria per cosa alcuna il piede
in ciò ch'a lei già mai recasse infama.
Dicol per voi, madonna, veramente,
ch'eo non potrei savere alcun dannaggio,
che vi facesse danno o disonore,
che non desse tormento al meo coraggio:
di cosa detta mi sento dolente,
ed a voi rendo me come a signore.